sabato 14 settembre 2013

Come nasce una scarpa

Prima dell'inizio del novecento e delle sue innovazioni tecnologiche, le scarpe erano fatte a mano dal calzolaio del villaggio, mestiere molto diffuso nella società preindustriale, erano articoli unici poiché fatti su misura ma relativamente dispendiosi e per questo dovevano durare tutta la vita, e spesso passare di fratello in fratello o di padre in figlio.

La meccanizzazione di molti aspetti della produzione, fece abbassare notevolmente il loro prezzo, la domanda crebbe e già nel XX secolo il mercato delle scarpe alla moda ebbe una rapida espansione.
Gli stilisti iniziarono a dare maggiore importanza alle calzature. Uno o due paia di scarpe non erano più sufficienti per le donne che seguivano le tendenze imposte dalle capitali della moda.

Veniamo a noi.
Ma oggi come nasce una scarpa?
e per scarpa sia chiaro intendo piccoli gioielli, curati da maestri artigiani che ricercano sempre la perfezione del più piccolo dettaglio e la distinzione stilistica.
Nei più illustri calzaturifici, esiste un team di stilisti, ( il famoso e ambito ufficio stile ), coordinati dall'art-director, spesso anche titolare dell'azienda, insieme sviluppano la collezione.
Chi è il shoe-designer ? Creativo, in grado di cogliere, catalogare,  e interpretare tutti i fenomeni culturali e sociali che avvengono nel mondo, per poi filtrarli attraverso una personale sensibilità estetica per progettare e stabilire la tendenza della moda di domani. DEF faiga per dire che... disegna scarpe e ricerca tendenze.
Scelti i disegni che costituiscono il campionario, essi vengono inviati alla modelleria.
Chi è il modellista vi starete chiedendo? E' un tecnico, ma anche un po' artigiano che trasforma un idea in realtà, ricordo ancora le parole del mio insegnante di modelleria : " se i stilisti si possono sbizzarrire con modelli assurdi e improponibili, è perché esistono pazienti modellisti, che si scervelano per trovare soluzioni realizzabili e funzionali. E' un mestiere difficile, ma non farei niet'altro, non abbiate fretta si diventa dei pravi modellisti solo con L'esperienza e per quello vi ci vorrà una vita intera, io sono 25 anni che faccio questo mestiere e ancora oggi non smetto di imparare, stupirmi per quello che i stilisti riescono a fare, e trovare soluzioni. "
Strumenti del Modellista ( i miei  :) )

Dopo che il modellista ha sviluppato i pezzi fisici delle varie componenti ( tomaia, fodera, tela, camoscina e smith) essi vengono usati come sagome dal tagliatore, in questo modo abbiamo le singole parti della calzatura, che vengono giuntate insieme dalle mani delle donnine del reparto giunteria.
A questo punto si posiziona la tomaia sopra una forma corrispondente al modello, l'insieme viene inserito all'interno di una manovia per la fase di montaggio, durante la quale vengono applicati tacco suoletta e suola. E' necessario utilizzare le forme, di cui presto parlerò, perché altrimenti non sarebbe possibile inchiodare tacco e suola.
Una volta che la scarpa è montata, si toglie la forma e prima di essere inscatolata e spedita , viene sottoposta al controllo qualità, in cui ci si accerta che il prodotto sia perfetto e curato, se così non dovesse essere, la scarpa viene immediatamente distrutta, ovviamente mi riferisco ad aziende d'indiscusso lusso e ai nomi più illustri, dove non è permesso scendere a patti con l'eccellenza. Quali, Casadei, Sergio Rossi, GGR, Baldinini, Louboutin,  Vivier,  Chanel, Dior...

Ci tengo a precisare che non  vanto decenni d'esperienza nel mondo calzaturiero. Devo ancora imparare molto quindi può essere che ci siano diversi punti di vista, dai miei e da quelli che mi sono stati insegnati a scuola.
Ho scelto di condividere quello che so, semplicemente perché mi piacerebbe che le persone tornassero a scegliere scarpe di qualità e made in italy, in maniera consapevole e critica.




2 commenti:

  1. Interessante questo punto di vista più da "insider" nel campo della moda. La storia degli oggetti che diventano i nostri feticci meriterebbe più attenzione! Spero tu riuscirai a farla diventare il tuo mestiere come desideri. Dalla foto del tuo profilo mi sembra di scorgere un cagnolino, è tuo?? Io e la mia Mimi ti salutiamo, a presto :)

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  2. Purtroppo no, mi piacerebbe tantissimo che fosse mio, chissà magari un giorno...

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